CHE RELAZIONE C’E’ TRA INSONNIA, EMOZIONI E PSICOLOGIA ?
Se vi domandassi esiste una relazione tra emozioni, insonnia e psicologia?
Avreste chiaro cosa rispondermi ?
Andreste mai da uno psicologo per un problema di insonnia ?
Molti penserete che è un problema fisiologico di cui si occupano i medici, i neurologi. Ma la risposta è un’altra.
Ebbene si anche la psicologia si interessa dell’insonnia . E’ vero l’insonnia è un disturbo fisiologico e se ne occupano i medici di medicina del sonno, ma solo per una parte, perchè ci sono anche altri aspetti da tenere di conto.
Gli studi sull’insonnia hanno fatto emergere che 1. componente emotiva , 2. fattori predisponenti e 3. accadimenti di vita sono elementi che influenzano il mantenimento dell’insonnia .
COME LA PSICOLOGIA PUO’ DARE IL SUO CONTROBUTO NELL’INSONNIA
La psicologia può dare un contributo notevole nella risoluzione nel lungo periodo dell’ insonnia, nella gestione delle emozioni e delle ricadute che facilmente si ripresentano.
Sì perché un intervento psicologico consente alla persona con problemi di insonnia
- di capire come funziona il sonno in generale ed in particolare il proprio sonno
- di comprendere quanto la sua mente ed emotività influisce
- come gestire gli stati ansiosi.
Si ho scritto stati ansiosi perchè nell’ insonnia l’ansia la fa da padrona.
E come incide l’ansia?
Lo stato ansioso nell’insonnia si attiva per la paura di non dormire, preoccupazione che si può presentare già durante il giorno o all’avvicinarsi della sera, quando la persona comincia a preoccuparsi di come andrà la notte successiva.
Qualcuno si riconosce in questi pensieri ?
- Sarò in grado di dormire stanotte ?
- Non sono più capace di addormentarmi da solo/a !
- Mi toccherà a passare un’altra notte in bianco !
- E stanotte come andrà ?
- E se non dormo …domattina come faccio ?
E’ facile comprendere come questo tipo di rimuginio crei un’attivazione del corpo che non lo predispone al sonno , che non lo predispone ad un rilassamento, ma anzi lo rende molto teso.
Si crea un circolo vizioso : la persona sperimenta un’ansia da prestazione per la paura di non essere più capace di dormire come fanno tutti.
FARMACO E RIMUGINIO
Il farmaco può essere molto utile nei momenti di fase acuta dell’insonnia , quando ad esempio il disturbo si presenta quando è accaduto qualche evento molto destabilizzante come un lutto, una separazione ; o quando la persona sta affrontando un periodo particolarmente stressante
Ma sul rimuginio e sull’ansia, i farmaci non hanno granché effetto.
E comunque diciamo che il farmaco può essere utile per un periodo limitato dopodiché c’è un effetto assuefazione, nel frattempo il rimuginio e la preoccupazione restano.
L’emotività gioca un ruolo importante nell’insonnia e averlo scoperto è stato un punto molto importante perché consente di lavorare con la persona in un modo diverso rispetto al prendere semplicemente una pastiglia.
Consente di insegnare alla persona a rendersi conto di come funziona il sonno, di qual è il suo cronotipo, di quanto emozioni , pensieri del giorno influiscano sulla propria capacità di predisporsi al sonno .
EMOTIVITA’ NELL’INSONNIA
Nelle persone che hanno problemi del sonno, faticano ad addormentarsi o si svegliano di notte , si fanno strada rapidamente tanti stati emotivi :
- la sfiducia nelle proprie capacità di dormire,
- una tendenza a sopportare sempre meno gli altri e ad allontanarli,
- la tendenza a valutare più negativamente gli eventi,
- la tendenza a giudicarsi molto perché non si fanno le cose come “dovrebbero essere fatte”. È frequente pensare di sé che “Dovrei andare a letto prima…”, “L’ora giusta per andare a dormire sono le 22.30 ed io vado a letto troppo tardi “ , “ Mi sveglio troppo tardi la mattina sono dormiglione….” , “ Mi alzo troppo presto non va bene !!”
Questa emotività non va trascurata perchè incrementa il disturbo.
Vorrei farvi comprendere che l’emotività legata la rimuginio sono una parte importante nel mantenimento dell’insonnia e bisogna prenderla in considerazione e trattarla .
L’intervento psicologico è molto importante perché aiuta la persona a conoscere come funziona il sonno per tutti. Ma anche come lui/lei funziona rispetto al dormire , cosa può fare per non restare passivo/a ad aspettare il sonno .
Lo Psicologo è parte integrante della cura dell’insonnia perchè aiuta la persona a :
- scoprire come funziona il suo specifico sonno
- tornare a percepire lo stimolo innato del sonno
- conoscere come influiscono le emozioni e sapere come gestirle
- tenere a bada la mente
- lasciarsi andare al sonno.
L’intervento psicologico prende due piccioni con una fava : considerando le tue emozioni e preoccupazioni, cura l’insonnia !
Se vuoi saperne di più contattami, ti spiegherò come funziona il Protocollo CBT -I per la cura dell’insonnia .